Tutti i possessori di apparecchiature di sollevamento aventi portata maggiore di 200 kg tra i quali: gru a torre da cantiere, gru per autocarro, gru mobili (autogru), carriponte e gru a bandiera, nonché i ponti mobili sviluppabili (noti anche come PLE, piattaforme elevabili), sono soggetti a uno stretto regolamento che prevede, al momento della messa in servizio dell’attrezzatura, l’obbligo di inviare all’INAIL competente nel territorio, la denuncia di messa in servizio con la richiesta di immatricolazione. Successivamente si deve richiedere la prima verifica da parte dell’INAIL o eventuale soggetto abilitato e quindi richiedere le verifiche successive all’Azienda Sanitaria Locale o direttamente a un soggetto abilitato.
Obbligo di indagine supplementare
Forse non tutti sanno, tuttavia, che tali attrezzature richiedono anche un’ulteriore verifica, chiamata indagine supplementare, definita al Punto 2 dell’Allegato II del Decreto ministeriale dell’11 aprile 2011. In tale decreto questa indagine viene indicata come “attività finalizzata ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie, prodottisi nell’utilizzo dell’attrezzatura di lavoro messe in esercizio da oltre 20 anni. Nonché a stabilire la vita residua in cui la macchina potrà ancora operare in condizioni di sicurezza con le eventuali relative nuove portate nominali”.
Definizione e scopo dell’indagine supplementare
Per questo motivo l’indagine viene normalmente definita come “ventennale”. Il decreto inoltre stabilisce che la ventennale è “obbligatoria per alcune tipologie di attrezzature”, ossia gru mobili e gru trasferibili, ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato, in servizio da almeno 20 anni. Il decreto non la prevede per carriponte e gru a bandiera, ma in tal caso è molto spesso il costruttore stesso che prevede l’obbligo di effettuare una verifica straordinaria sulla macchina. In taluni casi addirittura con cadenza decennale.
Dettagli tecnici e normativi sull’indagine supplementare
Si ricorda infine che l’indagine supplementare non sia solo finalizzata ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie dell’attrezzatura, ma anche a stabilirne la ‘vita residua’ ossia “il termine temporale ultimo di possibile operatività in condizioni di sicurezza, eventualmente con portate nominali ridotte”. A differenza delle indagini periodiche che possono essere eseguite solo da soggetti abilitati, l’indagine supplementare è un’attività tipicamente professionale, che deve essere eseguita da un “ingegnere esperto” (vedere in particolare la norma UNI-ISO 9927-1) che sceglierà il metodo più consono, a suo giudizio, di effettuarla, a patto di rispettare quanto previsto dalla circolare 23 maggio 2013, n. 18 del Ministero del Lavoro.
Conseguenze della mancanza di indagine supplementare
La mancanza di tale indagine impedisce di effettuare la verifica periodica nei casi previsti dalla norma e in ogni caso è oggetto di sanzione ai sensi dell’articolo 71 del D.Lgs 81/2008. L’ing. Spoladori, titolare dello studio Spoladori ing. Alberto SRL, ha un’esperienza ventennale nella verifica di tutti i tipi di apparecchiature in oggetto ed è ingegnere esperto per effettuare le indagini supplementari.
Importanza della verifica per la sicurezza
Si ricorda infine che la verifica, andando anche a controllare saldature e struttura della macchina, può evitare successive rotture con gravi conseguenze per le cose e soprattutto per i lavoratori.
Studio Spoladori: esperienza e competenza nell’indagine supplementare
Lo Studio Spoladori offre un servizio completo per l’esecuzione delle indagini supplementari su apparecchiature di sollevamento e piattaforme aeree elevabili, garantendo il rispetto delle normative vigenti e la sicurezza operativa delle attrezzature. Con una profonda conoscenza delle normative e un’esperienza consolidata nel settore, lo studio è il partner ideale per la gestione delle verifiche obbligatorie.